giovedì 9 settembre 2021

"Castenaso, Città latente", Marano di Castenaso, 29 ottobre - 7 novembre 2021

Le scelte di questa mostra 

In molti dipinti presentati a questa mostra la scrupolosità del dettaglio è stata essenziale nel tentativo di tracciare nuove trame emotive (a volte gelide e di una oggettività spiazzante) per alcuni scenari ben noti a chi è di questo territorio. Ho inteso allestire un insieme di vedute fortemente antropizzate, dove i segni dovuti all’intenso transito  veicolare si fanno graffi indelebili che antepongono l’urgenza pratica alla (possibile) seduzione poetica.  

Nella selva della segnaletica stradale emergono  i rumorosi contrasti di colori smaltati e dissonanti, quasi una pelle che va a sovrapporsi a un tessuto storico già frammentato e depauperato da disomogenei interventi. Un tessuto storico che sopravvive in molti casi solo per mezzo di evocazioni ben incuneate nella memoria individuale. Esistono paesaggi che rimangono impressi intimamente anche quando la realtà (e impiego volutamente questo termine ad alto tasso di semplificazione)  li ha trasformati in qualcosa d’altro. In alcune mie tele si trovano edifici non più esistenti come la casina gialla del casellante, ad esempio, o alcuni edifici rurali lungo via XXI ottobre, tutti ritratti quando ancora erano ben visibili dalla strada. Non sono dunque omaggi postumi e mai avrei mai sospettato che quei soggetti sarebbero scomparsi nei giro di pochi anni.

Le cornici bianche delle tele esposte racchiudono luoghi così familiari che non sarà difficile immaginare di trovarcisi dentro come nel fotogramma di un film. Ogni dipinto è stato preceduto e preparato a partire da uno scatto non programmato. Sono immagini animate da luci spesso dirette e da variazioni stagionali appena percepibili negli scampoli di vegetazione che ammorbidiscono il rigore geometrico degli edifici.  Si rivedono così, con occhi nuovi,  i tratti di quella costruzione  altrimenti anonima o disarmonica; si apprezza la fuga prospettica di quella strada che si sta percorrendo.  Non di rado sono le strade a raccontare la “mia” Castenaso,  una città osservata mentre vado al lavoro entro le mura felsinee o mentre rientro nella quiete della campagna dove risiedo.  

Oltre alle tele più recenti vi sono anche quelle datate a qualche decennio fa, prova di un interesse non sporadico e non strumentale per questo territorio.



Il video realizzato da Fabio Pellizotti con musica composta ed eseguita da Pietro Bolognini.



1) Fabio Chiodini, Le sfingi di Giovanni Putti lungo la via Tosarelli, gouache su carta, cm 20 x 20,
 2020.




2) Fabio Chiodini, Le sfingi di Giovanni Putti su via Tosarelli, olio su tela, cm 30 x 30, 2020.




3) Fabio Chiodini, Villanova di Castenaso, Villa Gozzadini, tempera su carta, cm 20 x 26, 2020.




4) Fabio Chiodini, Neve dalla loggia di Villa Marana. Ricordando Bianca Maria, tempera su carta, 
cm 19x15, febbraio 2021




5) Fabio Chiodini, Il macero sulla strada verso Marano, olio su tela incollata su tavola, 
cm 20 x 29, estate 2010




6) Fabio Chiodini, Il passaggio a livello di Castenaso, ponente, olio su tela, cm 20 x 20, 2017.




7) Fabio Chiodini, Il passaggio a livello all'ingresso di Castenaso da Villanova, olio su tela, cm 24 x 30, 2019




8) Fabio Chiodini, Antica cascina lungo via Mascherone a Fiesso, olio su tela incollata su tavola, 
cm 22 x 24, 2021




9) Fabio Chiodini, Castenaso, Chiesa di San Giovanni Battista, olio su tela, cm 30 x 30, 2020.




10) Fabio Chiodini, Villanova di Castenaso. La Banca di Imola e l'Oratorio della S. Croce, olio su tela incollata su tavola, cm 21 x 23, 2021




11Fabio Chiodini, Villanova di Castenaso, nuovo edificio, quasi MiMa, cm 30 x 30, 2020




12) Fabio Chiodini, Un moderno edificio a Villanova di Castenaso (studio), olio su tela incollata su tavola, cm 22 x 20, 2020



13) Fabio Chiodini, L'arrivo del bus, fermata Barelli, olio su tela, cm 30 x 30, 2017




14) Fabio Chiodini, Via Mattei. Fermata Barelli (all'alba), olio su tela, cm  40 x 30, 2019




15) Fabio Chiodini, Il distributore in via Mattei all'altezza della fermata Barelli, olio su tela, cm 40 x 30, 2020




16) Fabio Chiodini, La Biblioteca di Castenaso e il campanile della Chiesa della Madonna del Buon Consiglio, olio su tela incollata su tavola, cm 24 x 18, febbraio 2021




17) Fabio Chiodini, Villanova di Castenaso. Il MUV (Museo della Civiltà villanoviana) e Casa Sant'Anna, olio su tela incollata su tavola, cm 24 x 22, primi di marzo 2021




18) Fabio Chiodini, Castenaso, via XXI Ottobre. I tigli dell'Asilo Galassi e la Chiesa della Madonna del Buon Consiglio, olio su tela, cm 30 x 30, marzo 2020




19) Fabio Chiodini,  Villanova di Castenaso, Villa Gozzadini, olio su tela incollata su tavola, cm 16 x 48, 2020




19 bis) Fabio Chiodini, Villanova di Castenaso. Villa Gozzadini, tre dettagli del dipinto precedente




20) Fabio Chiodini, Nei pressi del torrente Idice, olio su tela, maggio 2020



20bis) Due passaggi del dipinto precedente, una tela originariamente prevista con altro soggetto.



                  
   21Fabio Chiodini, Il torrente Idice a fine dicembre, dal ponte, olio su tavola, cm 41 x 25, 2020


  22)  Fabio Chiodini, Il torrente Idice a novembre visto dal ponte, olio su tavola, cm 36 x 25, 2020


23) Fabio Chiodini, Segnale di Stop a Marano di Castenaso, autunno 2020, olio su tela incollato su tavola, cm 22 x 19, 2021.



24) Fabio Chiodini, Castenaso, Piazza del Municipio, olio su tela, cm 45x35, 2019




25) Fabio Chiodini, Villanova di Castenaso, il passaggio della corriera, olio su tela, cm 25 x 35, primi di febbraio 2020




26) Fabio Chiodini, Villanova, via Golinelli all'incrocio con via Oberdan, edifici moderni, olio su tela, cm 35 x 30, 2020.




27) Fabio Chiodini, Fiesso di Castenaso, il depuratore, olio su tela, cm 30 x 30, estate 2017




28) Fabio Chiodini, Paesaggio con cielo temporalesco su via Bruno Tosarelli, estate 2017, cm 30 x 30




29) Fabio Chiodini, Oratorio della Visitazione sulla via Bovi, primavera 2017, cm 30 x 30




30) Fabio Chiodini, La campagna nei pressi del torrente Idice, aprile 2020, cm 30x30




31) Fabio Chiodini, Il macero sulla strada verso Marano, estate, olio su tela, cm 35 x 50, terminato nel 2020



32) Fabio Chiodini, Corte colonica, non più esistente, nei pressi di Castenaso (via XXI Ottobre 1944), olio su tela, cm 49x57, 1989.




33) Fabio Chiodini, Casa di campagna nei pressi di Castenaso (via XXI Ottobre 1944), olio su tela juta, primi di gennaio 1988




34) Fabio Chiodini, Nevicata. Casa e cascina lungo via XXI Ottobre 1944 a Castenaso, olio su tela incollata su tavola, cm 13 x 18, 2006



35) Fabio Chiodini, Mattino con neve nei pressi del torrente Idice (l'edificio a sinistra è quello delle Scuole di Fiesso), olio su tela incollata su tavola, cm 13 x 18,  2006.




36) Fabio Chiodini, Paesaggio con nevicata (via XXI Ottobre 1944), olio su tela incollata su tavola, 
cm 13 x 18, 2006



37) Fabio Chiodini, Paesaggio estivo nella campagna intorno Marano, olio su tela incollata su tavola, 
cm 13x18, 2009



37bis) Fabio Chiodini, Paesaggio estivo nella campagna intorno Marano, foto del dipinto precedente in fase di lavorazione.



38) Fabio Chiodini, Fioritura di ranuncoli nel prato nei pressi del vigneto lungo via Pedagna sinistra, olio su tela incollata su tavola, cm 12 x 18,  2009



39) Fabio Chiodini, Paesaggio con campo di grano a metà maggio nei pressi di via Pedagna Sinistra (l'edificio che si scorge tra gli alberi è la chiesa parrocchiale di Fiesso), olio su tela, cm 50 x 40, 2008



40) Fabio Chiodini, Purezza geometrica di una casa in via XXI Ottobre (abbattuta nel 2021), olio su tela, cm 30 x 30, 2016. 
Si tratta della casa al centro nel dipinto al numero 32.


40 bis) Il luogo su cui sorgeva la casa al dipinto precedente. Si trattava della casa al centro del dipinto qui contrassegnato col numero 32.




41) Fabio Chiodini, Sentiero verso il ponte sull'Idice a Fiesso, olio su faesite, cm 51 x 87, autunno 2020




42) Fabio Chiodini, Veduta di Fiesso di Castenaso da via Pedagna sinistra,  olio su tela, cm 29 x 22, autunno 1998. A quel tempo studiavo molto la pittura di Corot e ricordo che un paio di anni prima (1996) si tennero diverse mostre internazionali in occasione del secondo centenario della nascita dell'artista. La chiesa di Fiesso si poteva ancora vedere distintamente anche in lontananza, prima che sorgessero anche in quest'area nuovi edifici.



42 bis) Fabio Chiodini, Veduta di Fiesso di Castenaso da via Pedagna sinistra, due dettagli del dipinto precedente in cui si possono riconoscere la chiesa parrocchiale, l'edificio che fu un tempo l'asilo dell'infanzia e, a destra, casa Passatempi, che ritrassi sul finire degli anni Ottanta (quest'ultima opera è ora in collezione privata) 



    43) Fabio Chiodini, La strada verso casa mia, olio su tela, settembre, cm 30 x 30, 2019.

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