martedì 4 settembre 2018


Un indizio sull’attribuzione all’architetto Dotti della Chiesa parrocchiale di Fiesso di Castenaso.

Il testamento di Maria Caterina Tartarini vedova di Carlo Francesco Dotti.

La tradizione vuole che la cappella maggiore della chiesa di San Pietro di Fiesso sia stata edificata su disegno del Dotti. Un inventario risalente al 1717 descrive la chiesa “di fabbrica buona e nuova, fatta in volta, di lunghezza piedi 54, larghezza piedi 22 dentro i muri. Alta poi a proporzione eccetto la cappella dell'altare Maggiore la quale è pure in volta ma bassa assai che pare un forno”. Una prima cappella maggiore era stata edificata non molti anni prima con il denaro ricavato dalla vendita delle querce cresciute sul fondo Nanni, 
Un incentivo alla realizzazione di una seconda cappella, più confacente alle proporzioni dell’edificio fu, in un primo tempo, il legato di mille lire previsto dalla Signora Barbara Fiessi. Tuttavia, forse per intercessione degli eredi, il lascito venne ridimensionato in 600 lire, e per l’edificazione della nuova abside si rese necessario attendere gli anni 1762-62, come informa il manoscritto di Don Fulgido Baraldi, ex parroco di Fiesso.
Una pagina del libro manoscritto di Don Fulgido Baraldi in cui si trovano riferimenti al Dotti (terza parte, p. 23)

Alle pagine dedicate al rettorato di Don Giovanni Battista Michelini [1747-1797], è ancora Don Fulgido a ricordare che, in quegli anni «si pongono i fondamenti e i muri che vengono innalzati all’altezza del restante della Chiesa con solo £ 400 riscosse dall’avarizia degli eredi  [si fa riferimento al lascito di Barbara Fiessi] e vi si aggiungono l’elemosine generose di alcuni possidenti. Tutto ciò non poteva fare fronte all’opera intrapresa, sicché per mandarla a buon fine vennero in soccorso i proventi in generi di natura del fondo Nanni che si dimostrò una buona provvidenza. Nel 1763 vi fu dura carestia e si dovette provvedere al sostentamento di gente povera. Ciononostante si ripigliarono i lavori, si terminarono le sculture interne delle colonne, dei capitelli, della cupola e abside nonché dell’altare maggiore nuovo. Nell’anno 1765 il giorno della Festa di San Giuseppe 19 Marzo si celeebrò la S. Messa inaugurale nella nuova Cappella e nel nuovo altare. Nel 1767 fece fare un nuovo sepolcreto dietro l’altare Maggiore nel centro del coro per la sepoltura dei sacerdoti e sulla lapide  a piacimento pose la dedica che tutt’oggi si legge
D.O.M.
SEPULCRUM HOC
SIBI
ET SUCCESSORIBUS SUIS
D. JO.ES BAP.A MICHELINI
RECTOR
PARAVIT ANNO DOMINI
1767 »


Apprendere che la moglie di Carlo Francesco Dotti aveva una abitazione a Fiesso, e che nel dicembre 1760 è proprio il parroco Giovanni Battista Michelini a raccogliere le sue ultime volontà, permette di dare sostegno all’ipotesi che proprio a un progetto del grande architetto spetti il disegno della cappella maggiore nella chiesa di San Pietro di Fiesso. Invero Dotti si spense nel 1759, dunque poco prima che i lavori fossero avviati, ma è possibile ipotizzare l’esistenza di un progetto già da qualche anno. Non si esclude neppure che a intervenire a Fiesso sia Giovan Giacomo Dotti, anch’egli architetto come il padre. Comunque sia è del tutto riconducibile al Dotti sotto il profilo dello stile, dalla sobria impostazione architettonica, che scandisce mediante colonne isolate la separazione fra aula riservata ai fedeli e presbiterio.



Archivio di Stato di Bologna, Atti dell’Ufficio del Registro
p. 277
21 dicembre 1760 “Consegna testamento D. Catterina [sic] Maria Tartarini Dotti a R.D. Giovan Battista Michelini parroco di San Pietro de Flexi [notaio Scandiani]
Caterina Maria del fu Domenico Maria Tartarini vedova del fu S.r Carlo Francesco Dotti cittadina di Bologna, ma al presente abitante nel Comune di Fiesso contado, e diocesi di Bologna

p. 445 29 Dicembre 1760
Nel Testamento della q[uonda]m Sig.ra Catterina M.a Tartarini vedova Dotti fatto li 16 dicembre corrente, e ricevuto dal molto R. Parroco di S. Pietro di Fiessi Contà di Bologna, sotto la cura, a quel tempo trovavasi vivente, ed in cui detta vita mancò, qual testo li 21 presente pubblicò [...]
Lascia all’Anna di Domenico Forni sua attual servente tutti i suoi panni vecchi tanto da inverno quanto estate, ed un matarazzo di tozzi, e dua panca da copeerta, ed una cassa cioè il letto più tristo di casa.
[...]
Per eccesso di me incto molto Rev.do Sig. D. Gio. Battista del q.m Sig.r Gio. Maria Michelini Sacerdote bolognese, e oderno Rettore della Chiesa Parrocchiale di S.. Pietro de Fiessi  diocesi e contà di Bologna cos[titui]to alla presenza degl’In.cti testimoni al fine di assicurare l’osservanza dell’in.cto testamento, ha dato e consegnato à me notaio un foglio, in cui sia detto contenersi il testamento, ed ultima volontà della Sig. Catterina Maria del già Sig.r Domenico Maria Tartarini edoba lasciata dal fu Sig. Carlo F[rences]co Dotti cittadina di Bologna abitante al tempo della di lei vita, e morta in sua Parrocchia, e esso Sig. Parroco, pregato dalla d.a testatrice di bocca propria, per mancanza di Notaio il martedì ultimo scorso 16 del corrente dicembre 1760 ricevuto il d.o testamento in presenza de testimoni in esso sottoscritti, dalla med.ma testatrice similmente pregati scritti di mano di esso R. Parroco fedelmente, e a dettame di d.a testatrice, che nel farlo detta testatrice era bensì inferma del suo corpo, sana però di mente, sensi, vista, udito, intelletto, nel quale testamento detta testatrice aveer fatti li legat, ed ordinazioni, istituì di bocca propria gli eredi. [...]
[Oltre a Gian Giacomo Dotti, era suo figlio Antonio Dotti “della Compagnia dell’Oratorio”]
Nella stanza dove ella si trova giacente in letto comme sa li MM. RR. S.r D. Giuseppe figlio del S.r Martino Cavina, e S.r D. Andrea del fu Agostino Bondioli ambi di questo Comune di Fiesso. [...]

p. 139 28 marzo 1761
Possiede l’in.cto Sig. Gio. Giac. Dotti la metà di una bottega, la quale dalla fu Sig. M.a Catterina Tartarini di ui Sig.ra Madre aveva detratta dalla interiale [?] e totale soddisfazione delli sufragi, et altri più legati lasciati e prescritti nel di lei testamento consegnato al S.r Ignazio Scandiani Notaio, e li quali legati di proprio sono stati adempiti dal d.o Sig.r Gian Giacomo Dotti, come da sentenza pronunciata per gli atti del tribunale della Fabrica di S. Pietro di Roma in questa Città [bottega posta in questa città di Bologna sotto la parrocchia di S. Donato nella Strada Maestra di San Vitale, e precisamente detto = il passo di S. Bartolomeo qual bottega in oggi è ad uso di barbiere, e parrcchiere, ed è condotta in affitto dal Sig. Andrea Fontana.]

lunedì 3 settembre 2018

L'INVENTARIO DELLA VILLA BOVIO ALLA CARLINA DI CASTENASO (1738)



Acquerello di una delle cornici in stucco della loggia della villa Carlina, da me realizzato nel 1999.

Qual è lo stato attuale della villa Bovio alla Carlina di Castenaso? Della villa me ne occupai in due articoli a cavallo tra vecchio e nuovo millennio, sotto la spinta della volontà di riportare alla luce un passato glorioso, spentosi per effetto del disinteresse e dell’incuria che ne è conseguenza. La villa versava in uno stato davvero grave quando effettuai una rilevazione fotografica, ma si potevano ancora ammirare la dislocazione degli ambienti e gli splendidi stucchi della loggia. So che l’edificio è stato sottoposto a importanti lavori di ripristino funzionale, ma temo che siano andati perduti proprio quegli stucchi che narravano, ancorché esposti alle intemperie da anni, un passato glorioso. Evito di accertarmene, semplicemente per non cadere nello sconforto. Nel saggio La collezione di Antonio Bovio (1676-1738) tra palazzo senatorio e villa Carlina a Castenaso, apparso su “il Carrobbio” nel 2000 (pp. 111-120), affrontavo principalmente la collezione dei marchesi Bovio, insistendo soprattutto nell’analisi dei rapporti della famiglia con l’ambiente artistico felsineo tra Seicento e Settecento. In quella sede, tuttavia, esigenze di spazio non consentirono di pubblicare per intero l’inventario. Si rimedierà in questa sede, suddividendo in due momenti quello relativo al palazzo urbano (ubicato al numero 17 di piazza Santo Stefano) e quello della villa.
L'immagine della loggia della villa negli anni Settanta del secolo scorso, prima del crollo della volta.

La collezione di dipinti osservabili a Castenaso, rispetto a quella ospitata nel palazzo urbano, si poneva in sostanziale continuità stilistica. “Ciò che semmai la distanziava, facendole assumere una spiccata specificità, erano le modalità di fruizione delle singole tele” e, quindi, “l’allestimento della raccolta. Alla Carlina, le uniche tracce dell’adozione di un preciso criterio sono affidate all’esistenza [...] di splendide cornici in gesso. Distribuite sulle pareti di ciascuna sala della villa, viene da pensare che siano opera di qualche abile stuccatore luganese, forse quello stesso Bernardo Borrelli che fra XVII e XVIII secolo si dimostra fra i più richiesti anche nel palazzi cittadini nonché autore, a detta di Marcello Oretti,  degli stucchi del Santuario della Madonna del Pilar.
Stucchi particolarmente guizzanti, che sbocciano come in una ordinata eppure improvvisa fioritura finendo per avvolgere le due cornici della loggia, che in tal modo sono collegate, quasi appese, al cornicione di innesto di quella che era la volta, oggi crollata. La semplice ma efficace ideazione del nastro, chiamato a dare continuità ai due ‘cespi’ decorativi, è tipicamente barocca, e conferisce allo stesso materiale l’impressione di mobile e di fittizio.

In realtà, nessuna altra soluzione poteva presentarsi più ferma e studiata di questa. Di forma ovale, rettangolare e ancora circolare, le cornici conferiscono una volta per tutte l’ordinamento distributivo delle opere sulle pareti, a loro volta sottoposte a un rigido controllo scenografico e compositivo. Rispetto ai paesaggi del Ferrajoli, le bianche cornici in gesso dovevano apparire prima che semplici ‘contenitori’, quasi delle finestre aperte su di una ideale campagna, trasposizione pittorica ed effimera di convinte, coltivate aspirazioni arcadiche. A sottolineare questo senso di ‘raccolta’ spazialità, è il gioco prospettico determinato dalla successione ad enfilade delle porte che, a cominciare dalle quattro della loggia, sfruttano l’andamento della pianta dell’edificio, quasi una ‘H’ rovesciata.

Nel caso della Carlina, l’ideazione della cornice necessariamente precede la commissione del dipinto e, dunque, in qualche misura lo subordina. Le citazioni inventariali sono al riguardo particolarmente esplicita, segnalando ad esempio “paesi grandi in tela, con cornici di muro”. La consueuetudine di stabilire un ordinamento così preciso ai dipinti non ssembra conoscere eguali esempi nelle ville bolognesi.. Potrebbe trattarsi dell’adozione di una tipologia piuttosto frequenti nei palazzi cittadini, dove comunque il suo impiego risulta prevalente – se non esclusivo – nei saloni principali, quelli ‘senatorii’. In palazzo Ranuzzi, ad esempio, dove non sa caso lavora il già ricordato Bernardo Borrelli, o in palazzo Fantuzzi, dove un inventario del 1699 ricorda la sala principale “tutta dipinta di sopra, et all’intorno circindata da diverse pitture piccole, e grandi contornate di rilievo di gesso per le sud.te pitture”.
Ancora, nel palazzo dei conti Manzoli, posto nell’antica via di San Donato, erano “sette ovati di legno coperti di tela dipintovi varie prospettive a secco incastrati in cornici di gesso [...]; cinque sopra uscij sopra tellati di legno dipintovi varie prospettive a secco incassati nella cornice di gesso [...]; tre sopraporte in tela sopra telari di legno dipintovi fiori, e frutti, e animali a oglio incastrati con cornici di gesso”.
Tutto questo indica come l’applicazione di questo principio nella villa di Castenaso sia da interpretarsi non già come una soluzione semplicemente più economica e che il carattere suburbano della residenza avrebbe giustificato. Piuttosto, intende essere ideale prosecuzione del gusto decorativo applicato in città.

Con il passaggio del palazzo senatorio e della villa Carlina al marchese Pietro Paolo Bovio Silvestri di Cingoli, nel 1738, assieme alla possibilità di riscontri inventariali diretti viene meno anche quella di conoscere lo stato della collezione nella seconda metà del secolo XVIII. Alla scomparsa di Pietro Paolo, avvenuta il 7 gennaio 1775, non sembra essersi stilato alcun inventario. La ragione va ricercata nel fatto che i suoi figli, Raimondo e Francesco, accettano senza alcuna obiezione le disposizioni testamentarie che, insistendo sul diritto alla primogenitura, automaticamente eleggevano erede universale Antonio Bovio Silvestri. Nel rispetto alla “conservazione dello splendore della sua famiglia”, pur riconoscendo “la poca giustizia di simili rinuncie”, i due fratelli più giovani rifiutano la loro parte di eredità, facendo venir meno la necessità di stendere un inventario legale.  [...]
La Carlina continuò almeno per tutto il XVIII ad essere riferimento suburbano dei proprietari. Le occasioni potevano essere le più diverse. Di carattere familiare, come quella annotata in un diario in data 16 giugno 1771, domenica “[...] quessta mattina è successo lo sposalizio della Lambertini [Giulia] con Bovio [Antonio, figlio di Pietro Paolo], e dopo sposati si sono portati alla villeggiatura alla Carlina”; o presentare occasione per offrire ospitalità ad importanti personaggi di passaggio, come dimostra l’arrivo “in quella città [del]  Cardinal Peracioni fratello della Marescalchi [...] Arcivescovo di Fermo. Si tratterà qui in circa 40 giorni e dopo ritorna a Fermo, di presente è a Tizzano, villeggiatura di Marescalchi; di qui va alla Carlina villeggiatura del marchese e senatore Bovio” [Bologna, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, ms B 1262, pp. 224 e 92. L’ospitalità data all’arcivescovo risale al 5 settembre 1767]

Dell’inventario dei beni della Carlina, sono degni di nota la sala del biliardo, le numerose porcellane di Faenza e “chicare”  (da collegare all’uso, ben documentato, di consumare bevande come tè, caffè e cioccolato), i 34 vasi di aranci (“naranzi”).
Quando Bologna, e la sua stessa campagna, erano permeate di cultura europea. Si veda anche il mio contributo su "Strenna Storica Bolognese" dal titolo La cultura di villa nella Castenaso del '700: i Bovio e la Rodogune di Corneille, 2001.

Bologna, Archivio di Stato, Inventario di tutti li mobili, contanti, semoventi, entrate in essere, stabili sì in città, che in campagna, nomi de debitori, creditori, e di tutt’altro di raggione [sic]  dello stato del fù Sig. Senatore Antonio Bovio, e ritrovato al tempo di sua morte, seguita li 31 gennaio 1738.
Nel Palazzo da Campagna posto nel Commune [sic] di Castenaso in loco detto La Carlina

Nella loggia grande
n. 4 paesi grandi in tela, con cornici di muro dipinti dal Nuncio [Nunzio Ferraioli] £ 200
n. 6 sopraporti, con Paesi, con cornici di muro £ 60
n. 6 portiere di bazzana, con fregio di corame dorati, cordoni, e ferri £ 120
n. 8 carieghe di noce, con manichi storti, coperti di bazzana usate £ 48
n. 2 banchette bislonghe coperte di damasco cremesi con piedi torliti tinti nero £ 20
n. 2 altre dette coperte di damasco giallo, e verde £ 10
n. 1 gioco da bigliardo, con suoi magli, con sopraporta di bazzana assai buono £ 200
n. 1 tela grande verde al portone con suo ferro £ 12
n. 1 altra detta al finestrone, con ferro, e cordone £ 12

Nella controloggia à mano sinistra della sud[det]ta
n. 8 quadri di paesi di mano del Nuncio, con cornici di muro £ 150
n. 12 ovati in ttela con paesi, con cornici di muro £ 120
n. 4 portiere di raso giallo, con frigio rosso, cordoni,, fiocchi, e ferro £ 80
n. 1 tela verde al finestrone, con cordone, e ferro £ 10
n. 4 careghe antiche, coperte di damasco cremesi logorato assai £ 12
n. 4 donzelle di legno dorato £ 8
n. 1 cantarano di noce, con 4 cassette, manette d’ottone, chiavi, e chiavature £ 22.10
n.1 cassone da letto finito cantarano, con manette d’ottone suoi pagliazzetti, tamarazzo, capezzale, coperta di filo in opera, con lenzuolo di gargiolo nuovo £ 40
n. 3 scaffette da libri di legno tinto à marmo £ 5
n. 4 cantarani di fioppa tinti à marmo, con due sportelli avanti, con suoi cassettini, e manelli di ferro £ 50
n. 1 orologio, con sua cornice di legno canda, con mostra à sei £ 20
n. 1 testiera da perucche £ - 10
n. 4 lenzuoli tela Olanda £ 60
n. 19 detti di lino £ 200
n. 13 detti di gargiolo £ 40
n. 5 tovaglie da Patroni £ 30
n. 6 dette da famiglia £ 15
n. 4 dette da credenza £ 88
n. 18 tovaglioli da Padroni £ 18
n. 15 detti da famiglia £ 7.10
n. 12 fodrette per cussini da Padroni £ 18
n. 8 dette da famiglia £ 2
n. 11 sugamani £ 22
n. 8 buracci, e n. 6 grembiali £ 3-10
n. 1 portiera di tela di damasco verde assai logorra £ 2
n. 2 tapedini [sic] da letto di Damasco verde logori £ 1.10
Diversi pezzi di frangia, e cordoni, e diversi pezzi di Damasco da rapezzare £ 5
n. 2 coperte di Napoli, una gialla, l’altra verde imbottite £ 100
n. 3 coperte di bommbace da letto £ 30
n. 3 coperte da letto di Damasco verde, e giallo assai logore £ 40
n. 1 cordone cando da coltrina per finestra £ 1.10
Diversi pezzi di tela, cordoni, fiocchi, pezzi di Damasco, frangie £ 20
n. 1 paniera, con cussino da cucire, con diverse cordelle, reffe, e bavella £ 5
n. 1 vaso con copeerchio a vite £ 10
n. 8 candeglieri [sic] di stagno, con suoi nasetti £ 16
n. 2 sottocoppe di ottone inargentato £ 12
n. 2 mezzi piatti di stagno, et una da zuppa £ 11
n. 2 salliere di Boemia £ 2
n. 4 coperte da letto, bavellina, e Bombace rigata £ 60
n. 3 coperte da letto di filo in opera canda £ 15
n. 1 copeerta di mora bavella, e seta, color rosa £ 25
n. 1 coperta zibata da famiglia logora £ 3

Nella camera annessa à detta controloggia, che ha il lume a Ponente, e Settentrione
n. 10 quadri, con paesi, e marine, cornici di gesso nel muro £ 90
n. 3 careghe di noce, e manichi storti, coperte di bazzana £ \8
n. 1 Cantarano di noce, con 4 cassette, e sue manette d’ottone £ 22
n. 1 scrivania di noce sopra il detto £ 5
n. 1 comodità coperta di damasco giallo £ 2
n. 1 tavolino di noce, con sua cassetta, e piedi torniti £ 10
n. 1 trepiedi di noce, con catino di maiolica £ 2
n. 1 tendine di rensa alla finestra, con cordoni, e ferro £ 20
n. 4 banchette da letto, con pagliazzo, due tamarazzi, e capezzale di lana £ 40
n. 2 altri tamarazzetti da letto da viaggio, con pagliazzo, con sua lettiera a vento £ 30
n. 1 coperta di Dammasco giallo antica fiderata £ 10

Nel Gabinetto annesso
n. 3 quadri, due prospettive, et uno con paese, con cornici gialle, et oro £ 30
n. 4 scranini di noce coperti di Rasetto in opera, con suoi sopracuscini di bazzana £ 30
n. 6 carte geografiche £ 2
n. 1 carta grande con la serie de Re di Spagna, con suoi bastoni finti marmo, e palle dorate £ 7.10
n. 1 sccrittoio di noce con tre cassette, manette d’ottone e suoi cassetini £ 30
n. 1 coperta di Damasco cremesi in più pezzi £ 15
n. 1 coperta di rasetto tutta rotta £ 5
n. 1 tendine di rensa alla finestra, con cordoni, e ferro £ 20
n. 6 carte in rame copra tellari £ 2
n. 2 giochi da dama, e sbaraglino con scacchi £ 10

Nella Camera annessa ove è il camino
n. 5 quadri grandi con paesi, con cornici nel muro £ 75
n. 2 quadri pper sopraporti in ovato cornici nel muro £ 20
n. 6 carieghe all’Imperiale di Dammasco cremesi, con chiodaria d’ottone assai logora £ 30
n. 1 comodità coperta di Damasco giallo £ 2
n. 1 seraglia al camino dipinta £ 3
n. 1 tendine di rensa alla finestra, cordone, e ferro £ 20
n. 2 ferri alle porte per portiera £ 2
n. 1 cantarano di noce, con 4 cassette, e sue manette d’ottone £ 22.10
n. 7 bacchette da letto, con pagliazzo, e due tamarazzi di lana buona, con capezzale £ 80
n. 1 coperta d’amoer cremesi foderata di seta liscia di teli n. 6 £ 50
n. 11 coprifuochi e suoi finimenti, con galle di ottone alla bresciana £ 12
n. 2 sopracoperte di bazzana £ 1.10

Nell’altra camera annessa alla loggia grande
n. 3 careghe, et un scranino di noce, coperte di bazzana £ 18
n. 1 cantarano di noce, con quattro cassette, e manette d’ottone £ 118
n. 5 banchette da letto, con pagliazzo, e due tamarazzi di lana, e capezzale £ 50
n. 7 careghe all’antica coperte di damasco cremmesi logore £ 14

Nel Gabinetto annesso
n. 2 careghe di noce coperte di rasetto in opera £ 10
n. 3 carte grandi con le crologie de sommi Pontefici degl’Imperatori Romani e de Ré franzesi £ 30
n. 1 quadro con prospettiva, con cornice gialla, et oro £ 15
n. 2 altri quadri con cornici intagliate gialle, et oro dipintovi istorie £ 30
n. 7 quadri in ovati, e due fiori in tela senza cornici £ 60
n. 3 carte in rame, con suoi tellari £ 1.10
n. 1 cavaletto da canocchiale, con sue tromba, con tre canocchiali £ 60

Nella camera anessa [sic]
n. 4 careghe di noce, coperte di rasetto in opera £ 20

Nella camera burra [sic]
n. 4 careghe vecchie coperte di bazzana £ 4
n. 1 quadri con Istoria di Ester, cornice gialla, et oro £ 30
n. 1 detto, con prospettiva, cornice gialla, et oro £ 15

Nella camera anessa [sic] alla capellina [sic]
n. 13 quadri in prospettiva di diverse grandezze £ 140
n. 5 careghe, con bracci storti coperti di bazzana £ 37,10
n. 1 cantarano di noce, con 4 cassette manette d’ottone £ 20
n. 4 banchette da letto, con due pagliazzi trapunti, due tamarazzi per capezzale £ 50
n. 1 tendine di rensa alla finestra, con cordone, e ferro £ 20
n. 1 portiera di raso, e Damasco giallo £ 20
n. 2 tendine alla bussola di lustrino giallo, con cordoni £ 10.10

Apparati della Capellina
n. 1 Pianeta di tela d’oro, con Manipolo, stola, e borsa finita di galloncino d’argento £ 40
n. 2 pianete, una da vivo, l’altra da morto £ 15
n. 2 cornici di cambraglione, con suoi arnesi, e cordoni con purificatori £ 16
n. 1 tovaglie d’altare “ 10

Nella capellina [sic]
n.1 tavola d’altare con la SS.ma Annonciata £ 60
n. 6 candeglieri con croce, e cartelle bianche, e oro £ 50
n. 2 bracci compagni con custodia di tela £ 10
n. 2 quadri ovati, uno S. Teresa, l’altro S. Giuseppe £ 30
n. 2 donzelle dorate £ 2
n. 4 scranini coperti di Damasco giallo £ 12
n. 1 Armariolo di noce tinto £ 10
n. 1 pradella per l’altare £ 5
n. 4 cussini due verdi, e due gialli di Damasco logori £ 3
n. 1 breviario romano £ 3
n. 1 campanino di bronzo, con Crocifisso di alabastro £ 5
n. 1 tendina di rensa alla finestra, cordone, e ferro £ 15
n. 1 strato di panno rosso £ 10

Nella camera anessa, che hà il lume à mezzo giorno
n. 6 careghe con bracci storti coperti di bazzana £ 45
n. 1 tavolino di pero nero, con piedi torniti £ 7
n. 1 cantarano di noce con quattro cassetti, chiavi, e chiavature £ 20
n. 1 trepiede di noce, con cattino di maiolica £ 2
n. 1 comodità coperta di bazzana £ 1
n. 1 portiera di damasco cremesi, con friggio dorato, cordoni, fiocchi e ferro £ 20
n. 1 tendine di rensa alla finestra, cordoni, e ferro £ 20
n. 1 lettiera, con suoi pagliazzi, due tamarazzi, e capezzale £ 50
n. 1 coperta di mora canelata color fior di persico £ 25
n. 3 quadri grandi con prospettive con cornici nel muro £ 75
n. 6 altre prospettive con cornici simili £ 45
n. 1 deser [sic] di maiolica di Faenza £ 15
n.. 3 piatti di Porcellana concavi, e scodella da brodo £ 15

Nella camera annessa alla loggia grande à mano sinistra entrando
n. 6 carieghe di noce con bracci storti coperti di bzazzana £ 45
n. 1 scrittorio di noce, con piedi torniti, chiave, e chiavatura £ 10
n. 1 cantarano di noce, con 4 cassette, manette di ottone, chiavi £ 22.10
n. 1 tavolino di pero nero, con piedi torniti £ 7
n. 1 comodità coperta di Damasco giallo £ 2
n. 1 scranino di noce, coperto di rasetto in opera, e soprauscio di bazzana £ 5
n. 1 donzella di legno gialla, et oro £ 2
n. 1 trepiedi di noce, con catino di maiolica £ 2
n. 1 Crocifisso di bussolo, con cassetta d’ebano £ 5
n. 1 scrivania di noce copra il cantarano £ 4
n. 1 gioco da birichi con sue palle £ 15
n. 1 portiera di Damasco cremesi, con freggio di raso £ 20
n. 1 specchio da barba ordinario £ 3
n. 1 coperta da letto di Damasco cremesi, con friggio di raso £ 20
n. 2 coltreria di rensa alla finestra £ 20

n. 1 coperta di raso rigata imbottita £ 20
n. 1 detta bianca, con fragietta £ 5
n. finimento da tavolino di legno, con vernice alla chinese, con suo specchio £ 30
n. 1 copertone di cambraglia per il tavolino, con due spalline £ 12
n. 3 copertoni di taffetà un cremesi, e due color pavonazzo, con frangiette, argento et oro £ 20
n. 1 copertone di lustrino verde, con argento et oro foderato di taffetà cremesi £ 40
n. 3 quadri grandi con paesi, e marine con cornici di muro £ 20
n. 6 altri Paesi, 4 in ovato, e due in bislongo cornici sud.te £ 45
n. 1 Salvatore con cornice dorata £ 10
n. 5 banchette da letto, con pagliazzo, tamerazzo e capezzale £ 30
n. 1 ferro per portiera £1

Nella camera annessa vicino al turrione [sic]
n. 5 careghe  di nooce con bracci storti coperte di bazzana £ 37.10
n. 13 quadri con animali, frutte, e paesi, cornici in muro £ 130
n. 2 scranini vecchi, coperti di bazzana £ 2
n. 1 coltrina di rensa alla finestra, con cordoni e ferro £ 20
n. 1 cantarano di noce, con quattro cassette, manettte d’ottone, chiave £ 20
n. 5 ancone da letto, con varii Santi £ 30
n. 2 spargolini da letto d’argento £ 25
n. 1 Agnus Dei di Pio 5° incassato d’argento £ 60
n. 6 Crocifisso d’ottone da porre vicino à [sic] letto £ 3
n. 1 Specchio, con cornice nera £ 4
n. 4 ombrelle da mano p[art]e di damasco e p[art]e di cerata £ 10
n. 1 coperta da letto di Damasco verde logora £ 12
n. 4 banchette da letto con pagliazzo, matterazzo [sic] e capezzale £ 30
n. 2 donzelle di pero nero £ 5
n. 1 portiera di Damasco verde logora con ferro £ 15

Nel torrione
n. 3 scranini di raso in opera, con sopraussi in bazzana £ 22.10
n. 1 tavolina tonda per parafuoco £ 5
n. 2 quadri uno con cornice dorata, l’altro gialla, e filetti d’oro £ 18
n. 2 ritratti con cornice marmora £ 4
n. 7 carti [sic] con cornice marmora £ 5
n. 1 tendine di rensa alla finestra £ 15

Nella loggia a Pian terreno
n. 6 cassapanchi di fioppa, vernice cenerina £ 18
n. 1 scranino di noce £ 1.10

Nella controloggia
n. 6 scranini all’Inglese con fusti all’Inglese coperti di Damaschino giallo £ 30
n. 6 scranini di noce coperti di Damasco verde £ 15
n. 3 tavole in sei pezzi nera con piedi torniti £ 40
n. 6 scranne, con fusti di noce £ 9
n. 1 tavola di fioppa, ccopeertone di bazzana, e friggio dorato £ 10
- altra tavola coperta di vacchetta, con friggio dorato £ 3
n. 2 tavolini di fioppa con cassette, coperte di bazzana nuova, uno de quali forma cassone da letto £ 20
n. 1 coltrina di taffetà verde vecchia con ferro £ 2
n. 2 quadri bislonghi, cioè una Marina, et un Paese, cornice marmora profilata d’oto £ 20
n. 2 detti con Baccarini, cornici gialle, et oro £ 20
n. 4 quadri con paesi, cornici nere, et oro £ 20
n. 1 scranno peer lavatoio £ 3

Nella Camera del Camino à mano dritta
n. 2 scranini di noce £ 3
n. 1 Tavolino con scrivania di noce antica £ 5
n. 1 Tavolino di fioppa tutto rotto £ -10
n. 1 coltrina di tela verde, con ferro £ 1
n. 1 cavedoni con foorcina alla Bresciana £ 10
n. 4 banch[ett]e, con pagliazzo, e temarazzo cattivo £ 15
n. 1 quadro con una Venere, con cornice dorata £ 5
n. 1 Ritratto del Re di Spagna, cornice nera, e oro £ 2
n. 8 carte in tellari £ 2
n. 1 testiera da perucche £ -10

Nella 2da [sic] camera à mano dritta
n. 1 lettiera di fioppa, con pagliazzo, tamarazzo, e capezzale £ 15
n. 1 tavolino di noce £ 5
n. 6 scranini di noce, coperti di bazzana £ 12
n. 2 banchette, con piedi torniti, coperti di bazzana £ 4
n. 1 coltrina di tela verde, con ferro £ 1
n. 1 quadro bislongo al traverso, con cornice dorata, con la Passione di Nostro Sig.re £ 20
n. 2 quadri, con Città della Valetta [sic], cornice marmo £20
n. 1 quadro, con la B.V., S. Anna, et il Bambino, cornice suddetta £ 3
Due Paesi tondi senza cornici £ 5
n. 5 carte stampate con tellari £ 1

Nel camerino anesso [sic]
n. 4 scranini due coperti di bazzana, e due di noce £ 4
n. 1 tavolino rotto di noce senza cassette £ -10
n. 24 carte stampate, cornici marmo £ 6
n. 1 coltrina di tela verde ccon ferro £ 1

Nella camera à mano sinistra, che hà [sic] il lume à Mezzogiorno
n. 2 banchette, con piedi torliti cop[ert]e di Damasco logoro £ 5
n. 4 scranine di noce £ 6
n. 1 tavolino senza cassette di noce rotto £ -10
n. 1 tavolino di fioppa tinto £ -10
n. 2 banchette con asse, con pagliazzo, tamarazzo, e capezzale £ 20
n. 3 dette, con pagliazzo, tamarazzo, e capezzale £ 5
n. 2 torrette, e un vetro per lumi £ 10
n. 30 carte stampate, cornici marmo £ 6
n. 1 coltrina di tela verde con ferro £ 1

Nel Camerino anesso [sic]
n. 2 savoni da locchiero [?] di tela verde £ 3
n. 1 tendina di tela verde con ferro £ 1
n. 1 gioco da trucco da terra, con magli, palle £ 5
n. 1 portiera di Damasco verde logora, con ferro £ 5

Nella Stanza del Credenziere
n. 1 cassone da letto di fioppa con Pagliazzo, tamarazzo, e capezzale cattivo £ 7.10
n. 5 scranini tutti rotti £ 2
n. Cassa d’abeto con Arma £ 1.10
Altra detta, con manette di ferro £ 2
n. Armariolino, con cassette di fioppa £ 3
n. Coltrina di tela verde alla finestra con ferro £ 1
n. 1 tavolino di noce senza cassette – 10
n. 1 tavolina ovata di fioppa £ 1
n. 1 Credenzino di fioppa £ -10
n. 2 Paesi senza cornici £ 4
n. 1 S. Pellegrino senza cornice £ 2
n. 6 carte stampate in tellari £ 1.10
n. 1 Mastello, con vaso da sorbetti di stagno £ 5
n. 4 candeglieri d’ottone £ 5
Un macinino da caffè £ 5
n. 4 chicare [sic] di Porcellana, e di Maiolica con Piattine £ 2
Ferro diverso £ 20
n. 6 possate [sic] d’ottone £ 4.10
Diversi bicchieri, e vetri £ 5
In tutto sud.o Palazzo cussini da letto n. 16, £ 8

In cucina
Lavezzo, e suo coperchio tutto di rame        Role, ò siano basie [?] n. 6     Leccarda per arrosto
Due ramini    Due passabrodo   n. 4 cazzarole   n. 2 mescole da brodo   n. 1 tamburo, e suo coperchio;    pulzonetti, gublini [?]; n. 2 calcedri, n. 2 cantinetti, n 1 lavatoio, giaretto, e cattino, tutto rame bianco, e nero £ 114
Padella di ferro £ 1.10
Scaldavivande d’ottone, con padelle di rame £ 5
n. 11 Trepiedi £ 10
n. 1 grattugia con sua cassetta £ 1.10
Due spiedi e due spiedine £ 5
n. 1 testo di ferro £ 2
n. 1 graticola di ferro £ 1-10
n. 1 mescola da schiumare £ .10
n. 1 da frigere [sic]
n. 2 coltelli per cucina £ .5
n. mortaro di marmo con pistello £ 15
Pala, e fraglia per il forno £ 15
n. 2 cavedoni di ferro con cattena [sic] da fuoco £ 6.10
n. tavola di noce £ 1
n. 8 scranini di noce logori £ 8
n. 1 credenza di noce, che da mez’armario [sic] £ 10
n. 1 finimento da tavola di maiolica di Faenza £ 15
n. 1 B. V. con cornice in noce in assa logora £ 1
n. 2 calcedri da punta al pozzo £ 15

Nella Camera annessa al cuccinario [sic]
n. 3 banchette da letto da famiglia con pagliazzo, tamarazzo, capezzale, e coperta zibata £ 5
n. 10 carte con cornice à marmo £ 2.10
Un talliere, con due cavaletti £ 3
Una zocca di rovere £ 2.10

In cantina per la famiglia, et opere
n. 16 botti di tenuta corbe 3, 4 e 5 in circa cerchiate di ferro £ 208
Una vassella di corbe 10 cerchiata di n. 8 cerchi di ferro sopra tre zocche di legno £ 13
n. 6 pezzi per dette botti £ 12

Nella Cantina da Padroni
n. 6 botti di tenuta corbe 1 cerchiate di ferro £ 60
n. 15 botti di corbe 3 in circa, et una di corbe 4 cerchiate di ferro a £ 14 l’una £ 210
Pezzi lastre n. 8 £ 15
Due asse sopra brazzaletti per zucche £ 3
n. 3 bigonzi £ 1

Nella tinazzara
n. 1 tinazzo da due cart[ellat]e cerchiate di ferro, di rovere £ 50
n. 1 detto da una cart[ellat]a cerchiata di ferro £ 50
n. 4 detti logori cerchiati di ferro, vecchi, e rotti £ 45
n. 1 ferriata tonda per il riparo del pozzo £ 20
n. 2 scale da piroli £ 2
n. bavella per quadri £ 1
Nella rimessa
n. 34 vasi tra grandi, e piccoli di Naranzi £ 225

Nella camera sopra alla rimessa
n. 9 letti da famigliia, con sue banchette ma tutti logori £ 45

Nel quartiere del Fattore, e nella loggia à pian terreno
n. 5 cassapanchi vecchi £ 5

Nella Bugaderia
n. 6 olle da bugata tra grande, e piccole £ 10
n. 1 caldara murata nella fornasella pesa once 50 circa £ 45

In cucina
n. 1 arario di noce con due sportelli £ 5
n. 1 caldarina di rame £ 12.12
n. scadaletto 1.5

Nella camera tra le due scale
In un armario di fioppa tutto logoro £ 1
n. 12 sacchi da formento diversi £ 12
n. 12 detti da carbonella £ 3
Diversi ferramenti vecchi £ 20
n. 3 schioppi à [sic] usi £ 10.10
lenzuoli usati, e rotti £ 20
zendrandoli £ 5
un [?] di ferro £ 10
n. quartirolo di ferro £ 1.10
n. 1 pistone di peltro £ 2.5
n. 2 cavedoni £ 6
n. 1 cattena [sic] di ferro da fuoco £ 1.10
Trivelle da fioppa, una buona l’altra cattiva £ 5
n. 1 mesccola da bugata £ 4

Robbe per la fornace
Castellata di Malta £ 1
Zappa di ferro £ 1
Traglia di ferro per le are £ 1-10
Stampe di legno per pietre, e coppi n. 6 £ 3
n. 1 stamppa di ferro per coppi £ 1.10
Carrioni di legno per condurvi pietre £ 1.10
Banco per far pietre £ 1
Basto per il somaro £ 2
Un volto di ferro per la carbonella £ 2.10
n. 1 sella rotta con briglia per il cavallo del fattore £ 5
n. 1 cariola daa lettame rotta £ 10
n. cassone da biada, chiave e chiav[adur]a £ 1.10
n. 1 badile et un forcato rotto £ .10
n. 2 mastelle cerchiate di ferro £ 2.10
Due girelle da pozzo con corda £ 3
n. 1 caretta con mastello per li Naranzi £ 7.10
n. 1 scala doppia da tosar Naranzi £ 12

Nelle due camare ad uso da Padroni nel luogo posto nel Comm.e di Calamosco
n. 1 Credenza di noce vecchia £ 1
Due buffetti di noce vecchi £ .10
Due casse di noce vecchie £ 2
Un staro [^] di ferro £ 5
Un staro di legno da calcina £ 1.10
Un tromba da vuotar maceeri, cerchiata di ferro £ 12
Due candelieeri d’ottone £ 2
Un calcedro di rame £ 2.14
Due trivelle da piantar fioppe £ 6
Una cassa da stadera di fioppa £ .10
Otto lenzuoli da famiglia di gargiulo £ 30
Un palo di ferro £ 4
Un altra scanzia grande compagna delle antidette con sue [?] e con sopra cartello con isncrizione = Instromenti = e con sottoscanzie dipinte alla Chinese con tre cartelle con inscrizione = Processi = con tre repertori in foglio reale con cartoni di assa coperti di vacchetta rossa ccon chiodaria di ottone, che serviva d’Indice all’Archivio delle Scrittura della Casa Bovio riposte nella Sud.te scancie = quali scritture tutte furono d’ordine dell’Emo Legato trasportate in Camera acciò dalle parti destianata, minuta da due chiavat.e e chiavi, che restorono presso l’Auditore Generale doppo avere apposto sopra li bucchi delle chiavature li sigilli di S. Em.za in cera di Spagna.

Ristretto del valore de descritti mobili sommati dagl’Infrascritte possessioni
Mobili di Città, e Campagna, comprese le Pitture di Campagna per la somma di £ 27111.10
Biancheria in Città, e Campagna £ 4529.15
Vasellami in Città, e Campagna £ 3550.2
Totale £ 35191.9
Io Andrea Tonarelli zavaglio pubblico di Bologna ho fato [sic] la sud.a stima conforme la mia perizia, e cognizione

Abiti del dosso del fu S.r Sen.re £ 1590
Io Gio. Andrea Beseghi sartore di Bologna ho posto la sua detta stima secondo la mia perizia, e cognizione.

lunedì 20 agosto 2018


L'inventario del perduto palazzo di Foggianuova, residenza della famiglia Bentivoglio a Marano


      La zona al confine dei territori di Marano di Castenaso e di Granarolo era caratterizzata dlla significativa presenza dei Bentivoglio (che la leggenda vuole originari di Viadagola), famiglia che nei suoi diversi rami estendeva i propri possedimenti in un raggio assai vasto "tra il Samoggia, il Navile, il Savena, verso l'Idice" (D. Lenzi, 1989, p. 63).
Tra le emergenze architettoniche più significative riconducibile ai Bentivoglio era certamente la grandiosa Foggianova  "che, abbattuta sul finire del Settecento" perché collabente, è finora visibile unicamente nella descrizione grafica fattane da Ignazio Danti nel ben noto album di schizzi del 1578 (Bologna, Biblioteca dell'Archiginnasio, fondo Gozzadini, ms 171, pubblicato da M. Fanti, Ville, castelli e chiese bolognesi da un libro di disegni del Cinquecento, Bologna, 1967).
     "All'interno di una vasta corte recintata da un muro basso e rimasto privo di ingresso e di cancello monumentale, l'enorme blocco di staglia isolato, senza essere affiancato da rustici o da altre fabbriche di servizio, che anche le mappe successive rilevano a discreta distanza, e colpisce per le dimensioni e, soprattutto, per l'originalità e per la perfezione del suo disegno".  E, attingendo ancora allo scritto di Deanna Lenzi (finora la sola studiosa ad essersi occupata della residenza bentivolesca): "affacciata sulla 'fossa di Granarolo' che scorre lungo la via di San Donato, ' a trecento piedi' dalla chiesa di San Vitale, Foggianova sorgeva peer la verità su di un appezzamento di terreno che, incuneandosi tra Quarto e Granarolo, apparteneva ed appartiene al comune di Marano; ma da quel centro si isolava al termine di una lunga cavedagna erbosa aprendosi verso Granarolo col suo fronte a belvedere. Appartata, si direbbe, nella consapevolezza, che il nome stesso rileva, della propria eccezionalità e novità di impianto. Ché, se le torri cilindriche, senza aperture tranne che per alcune feritoie, e con coronamento di beccadelli, merli e tettoia, sono di evidente derivazione dal tipo del castello o della rocca quattrocentesca, l'azzenza di fosse e rivellini e l'elegante configurazione di una aleno delle sue facciate in un'ariosa duplice loggia, chiaramente collegano questo edificio con le più moderne ricerche sul tema 'antico' della villa - o palazzo di campagna, come da noi si dice con maggiore frequenza - che la civiltà del Rinascimento affronta negli anni a cavallo dei secoli XV e XVI" (D. Lenzi, Ville, chiese ed oratori, in Un granaio per la città. Uomini e vicende di Granarolo, Casalecchio di Reno, Edizioni Grafis, 1989, pp. 61-93, in particolare le pp. 63-64).
       Stando a quanto riportato dal dotto domenicano Leandro Alberti, la residenza fu edificata per Alessandro, figlio di Giovanni II, fornendo così un ancoraggio cronologico agli ultimi anni del Quattrocento e, comunque non più tardi del 1507, anno della caduta della famiglia (Lenzi, 1989, p. 64).
L'inventario è stato da me rintracciato circa vent'anni fa, e l'ho appena segnalato nel volume Castenaso e la sua banca, pubblicato a cura della BCC nel 2013 (il saggio L'arte e la devozione tra ville, chiese e oratori è alle pagine 94-113, in part. p. 103).
     In questa sede si trascrivono i beni immobili e, in modo particolare, le opere d'arte conservate nella residenza di Foggianova. Si tratta di un lungo elenco privo purtroppo di indicazioni attributive, ad eccezione di alcuni pezzi. Si fanno i nomi di Giacinto Giglioli, allievo di Guido Reni, di Menghino del Brizio e di "Monsieur Poussin".
Di sicuro il dolore per la perdita di questa grandiosa villa è rinnovato dalla lettura della sua descrizione e di ciò che conteneva. Quando i nostri territori erano costellati di giardini e non da ipermercati. 



Bologna, Archivio di Stato, Ufficio del Registro, Atti, Libro 204, 18 dicembre 1730, c. 117 segg.:
Inventario dei beni di Marano della contessa Flavia Bertorelli vedova Bentivogli

La Nobil donna Sig.ra Contessa Flavia figlia del fu Sig.r Dottore di Filosofia, e Medicina Giuseppe Bertorelli, e vedova per la morte della bo. mem. S.r Co. Ludovico Bentivogli mentre visse di lei Sig.r Consorte ultimo del Colonello della bo. mem. Sig.r Co. Costanzo Bentivogli Nobile di questa città di Bologna della Parocchia di S. Martino Maggiore [cfr. notai Gio. Domenico Diolaiti e Camillo Casanova] [...] ha detto, narrato ed insinuando esposto [...] ad instanza degl’incti. NObili Uomini Sig.r Co. Co. Prospero, Antonio, et Agostino frat.lli Bentivogli.
Tra i Beni immobili

c. 118 v. : Un Palazzo Nobile, con tutte, e singole di lui aderenze, e pertinenze posto nel Comune di Marano in luogo denominato Foggia Nuova con tutti li mobili esistenti in d.o Palazzo, latamente descritti in Inventario fatto da med.mi nel presente Atto (...) e quale palazzo sud. con tutte le di lui pertinenze confinano presso la Strada maestra di Bologna, presso li Beni goduti dalla Sig.ra Marchesa Elisabetta Bentivogli Magnani da più parti, e fors’altri, lavorato di presente da Francesco Tastoni, e sua famiglia.
Item tutta, e intiera la parte del Palazzo Nobile Bentivogli, e di qualunque pertinenze del med.mo Palazzo posto in questa Città di Bologna sotto la Parrocchia di San Martino Maggiore nella via denominata il Borgo della Paglia presso la sue note confine posseduta dal pref.o Sig.r Co. Ludovico Consorte d.a S.ra Co. Flavia al tempo della di lui morte [...] 

c. 119 r: Et un quadro grande di pittura con cornice dorata con entro dipintovi il Presepe di Nostro Sig.re Gesù Christo con la Venuta delli Rè Maggi alla di lui Adorazione, et altre figure originale di Baldassarre da Siena appreziato nella divisione, come ha detto altre volte, e dell’anno 1696 li 20 luglio seguita fra li Sig.ri Co. Ludovico, e M.se Filippo Maria Bentivogli di valore di lire ottomilla q.ni di moneta di questa Città, come dall’Instro. di d.a divisione rogato per li Notari Sig.r Scipione Uccelli e Gaspare Busatti [...] 
Una possessione posta nel Comune di Budrio abitata dal nob. uomo Sig.r Sen.re Mario Casali a pregiudizio di d.a S.ra Contessa;

c. 121 r: [Per la chiesa di San Martino Maggiore, dov’era una Cappella Bentivogli, cfr. la divisione delle gravezze seguita tra i conti Gio. Battista e Prospero Bentivogli per rogito di Giulio Vitali nel 1615] 
E così pure d.i SS.ri Co. Co. Fratelli Bentivogli siano tenuti, e come sopra soportare il peso della quarta parte della gravezza della manutenzione della Capella, et Altare di S. Cecilia nella Chiesa sud.a di San Giovanni in Monte in tutto, e per tutto alla forma del convenuto nella precitata divisione dell’anno 1696;

c. 132 v. 6 novembre 1730:

Inventario de mobili, che sono nel palazzo di Foggia Nuova in Marano.

Loggia grande di d.o Palazzo:
- 4 quadroni di figure rapresentanti le giostre del Campo aperto di mano del Sig.r Domenico del Brizio con cornice torchina, et oro; N. 8 marine sopra gli uscij con cornice di gesso di mano del Sig.r Giacinto Giglioli; N. 8 figure rappresentanti di mano del Sig.r Girolamo Neri con cornici di gesso;  N. 12 Prospettive picole in otto angoli con cornice di legno tartarugato;  N. 12 Imperatori di scagliola finti à marmo turchini con piedi stalli di gesso; N. 7 canapè dipinti con trofei imbottiti nel sedere, ed appoggio per porvi le sue copertine; N. 8 ferri sopra gli uscij per porvi le portiere in damasco;   Una lanterna grande con suoi vetri, ferri, e lumino, et asta con rampino per tirarlo sù, e giù; N. 2 porte grandi, che si aprono in due parti per ciascheduna con marlettoni, e cattena per ciascheduna e suo trasversale con sue chiavadure e chiave; N. 2 a le due porte di vetri tondi, che si aprono in due parti; N. 2 teloni verdi, e bianchi con suoi ferrialle [?] [...]

Nelle due loggie di mezzo
- N. 8 paesi di fiandra a tempra con sue cornici di legno tartarugate;  N. 4 figure con sue cornici di legno tartarugate;  N. 8 pezzi diversi con sue cornici di legno tartarugate; N. 4 imprese di stucco sopra gl’uscij dipinte argento velato;    N. 4 Prospettive con fontane, e giardini con cornici tartarugate e perfilate d’oro;      N. 6 canapè picoli (sic) dipinti con l’Arma de’ SS.ri Bentivogli e Paleotti in quartata per ciascheduno, et imbottiti nel sedere, et Appoggio per porvi sopra le sue coperte di Damasco senza però le d.e coperte; N. 4 sediolini di legno dipinti;   N. 2 Donzelle di fioppa sgavellate, e dipinte; N. 2 mezze tavole di fioppa a ovvato dipinte a tartaruga, e formano una tavola sola;  [...] N. 6 pitturine bislonghe in traverso, che sono ordegni di cucina con cornici tartarugate; N. 8 simili tutti giochi da fanciulli nudi con cornici tartarugate; N. 4 pitturine piccole con diverse bestie bovine con cornice istesse; N. 4 ritratti piccoli in figure di gente buffonesche; N. 1 specchio d’acciaio con corn. dorata tra le due colonnine; N. 1 pittura di frutta e fiori, in tavoletta con corn.e nera chiamata il celindro; N. una dama di noce da giuocare, che si apre in due parti con trenta pedini; N. 1 orologio da giuocare con suo sperone; N. 1 trucco picolo (sic) da figurine con 4 torrette; N. 2 tele alle finestre con suoi ferri; N. 1 campanello per sonare quando si và a tavola li SS.ri Padroni [...];

                Nella Stanza dell’Arcova [sic] a mezzo dì
N. un letto, cioè un pagliazzo, due tamarazzi, e capezzale sopra;  N. 4 banchette; N. una testiera dorata da letto; N. 2 donzelle picole di fioppa dipinte turchine, et oro; 7 canapè piccoli dipinti con le sue sponde, a sedere imbotite con frangia, e chioderia d’ottone; N. 1 stipetto di pero nero con diversi cassettini con suoi piedi neri di fioppa; N.1 cassone di noce con pagliazzo, e tamarazzo, e capezale (sic) dentro; N.1 cantarano di fioppa dipinto; N.2 altre donzelle di fioppa dipinte turchine dorate;  N.1 specchio d’acciaio sopra un piede in polso;    N. 2 prospettive  grandi di mano di Monsieur Pussino con corn.e tartarugata; N. 2 prospettive mezzane con corn. tartarugata e sono nell’arcova;  N.5 Paesi mezzani con corn. sud.a;  N. una prospettiva piccola con corn. tartarugata e dorata nell’intaglio; N. 8 angoli piccoli paesini con cornice dorata; N. 1 bacanale di ( c. 133v) con cornice tartarugata;  N. 2 pitture Il Salvatore, e la B.V., che adora il Bambino con cornice dorata;  N. 2 vedute con corn. a nero, una,  l’altra dorata;  N. un quadro grande sopra il letto rappr.e con cornice di gesso;  N. 1 S. Gaetano et il Sig.re di carta pecora sopra il letto, ha cornice di paglia [?] e dorata;  N.1 quadro grande con figure vestite di rosso, che rappresenta il gioco del calcio;  N. 1 uscio, che si apre in due parti, che và nella loggia grande con sue piane, guerzi, et altro; N. un usciolo, che và nel torresotto di fioppa con finestre, e feramenti, piane, guerzi, et altro; N. 1 uscio, che và nell’altra stanza contigua, co’ suoi feramenti, guerzi, piane, e sue manette di bronzo, marlette e capezuolo; N. 5 ferri sopra uscij, e finestre, le sue vedriate, e sua coltrina, sue anelle, cordoni, fiocchi; N.1 spargolo da letto per l’aqua (sic) di punto francese di diversi colori;

                2 a stanza contigua
N. 1 letto pagliazzo, due matarazzi, capezate, testiera dorata sopra una lettiera con quattro colonelle intagliate, e dorate; N. 1 cassone di fioppa con trè pagliazzi; N. 2 tavolini di scagliola neri fiorati con piedi di fioppa; [...]  N. 2 tavolini di scagliola neri fiorati con piedi di fioppa neri, e bianchi; N. 6 careghe di noce con brazzi, coperte di damasco giallo con sua coperta, e chioderia d’ottone (...); 2 donzelle di noce tornite, e grandi; N. 1 treppiedi da cattino di noce tinto turchino profilato d’oro; N. uno specchio grande di cristallo con corn. di pero nero; N. 6 paesi con corn. tartaruga scura con macchiette d’oro; N. 4 ritratti turcheschi con cornici a tartaruga gialle; N. 3 sovrauscij; N. 2 vasi di fiori, et un paese con sua corn., come sopra; N. una prospettiva piccola sopra il camino, con corn. tartarugata e gialla;   N. 2 quadretti, un S. Francesco, et un Crocefisso con corn. Intagl.ta, e tartaruga e oro; N. 6 paesi piccoli a otto angoli con cornice dorata; N. 2 reliquiarij, ò sia Agnus Dei [...]; N. 2 ovati piccoli di figure, e bestie, con corn. tartarugate [...];

                3a stanza contigua passata la loggia di mezzo
[...] N. 1 scrigno di pero nero con cassettini sopra con suo piede di 4 colonelle torlite; N. 3 tavolini di scagliola neri contornati di fiori bianchi con suoi piedi di fioppa neri; N. 2 donzelle di fioppa dipinte à marmo;  N.8 scranini di noce con l’appoggio coperti di Damasco giallo con frangia, e chioderia d’ottone con sue foglie dorate, e le sue coperte tanto al sedere, quanto all’appoggio, e di tela gialla;  N. 4 quadri, che rapresentano una Marina, una veduta, un gioco per prendere uccelli, e l’Incendio di Troia con corn. tartarugate; N. 1 SS.ma Annunciata con cornice nera; N. 1 Sibilla con cornice tartarugata, e gialla;  N.una rappresentante con fuochi artifiziali con cornice come sopra; N. 4 ritratti turcheschi con cornice tartarugata e gialla; N. 10 paesi picoli in ottangoli con corn. dorate; N. 3 soprauscij di frutte con cornici marmorine; N. 1 anconina sopra il letto il Salvatore con cornice di noce;  N. 2 vasi di fiori di stucco in un’assa con cornice tartarugata; N. 1 altro tondo con fiori di stucco, con cornice sudetta; [...] coltrine di tela verde con suoi cordoni [...]

                4a stanza che guarda verso la strada maestra
 [...] N. 2 prospettive, con cornici  tartarugate, e perfilate d’oro; N. 2 quadri, cioè la Carità, e S. Maria Mad.a con corn.e tartarugata; N. 3 quadri, cioè S. Gio., S. Giacinto, S. Pietro, con corn. dorata; N. 1 d.o Lucrezia Romana con cornice come sopra; N. 1 S. Andrea con corn. dorata;  N. 1 Dio d’amore, che dorme sopra un letto con corn. tartarugata; N. 1 Bambino in piedi con una Croce in mano, et un Mondo a piedi con cornice come sopra;  N. 4 quadretti diversi con fiori, e frutti, e cornici diverse figure senza corn.; N. 1 Santa Catterina da Bologna con corn. dorata; N. 2 quadretti S. Gio. Batt.a, l’altro il Signore che dorme disteso sopra un legno N. 4 paesini bislonghi con corn. tartarugate [...]; Un assa, che vi è dipinto da una parte il gioco da Dama, e l’altro la schiera con n. 24 pedine;

                5a stanza annessa attacco al Botteghino
 [...] N. 1 tavolino di noce longo con sopra un stipetto di noce con figure intagliate di legno; N. 1 tavolino di noce l’assa di scagliola nera, e affiorata;   N. 2 donzelle piccole d’abeto da tenervi sopra le lumi; N. 4 Cardinali con corn. di tartaruga; N. 2 quadri uno la B.V. col Bambino, l’altro San Francesco d’Assisi con cornici come sopra; N. 1 quadretto con un pappagallo, e gardellino [sic] in carta pecora con cornice nera;   N. 1 SS. Annunziata con cornice tartarugata e gialla;  N. 4 quadretti di diversi uccelli dipinti in tela con corn. nera, e profilata d’oro;N. 1 quadretto rappresentante la Crocifissione di N.S. Gesù Cristo; N. 2 Imprese di stucco dipinte sopra uscij; N. 1 arbore della Casa Bentivogli senza cornice, che sono n. 3; N. 1 carta geografica del Marchesato di Cena [sic] fra due bastoni con quattro balle dorate; N. 1 Adorazione delli Re Maggi con corn. tartarugata; N. 4 quadretti picoli, cioè trè Paesi, et una Marina, con cornici tartarugate, e gialle; N. 1 tavoletta chiamata il gioco delli Rè, essendovi molte teste dippinte di Re, e Regine;   N. 1 pittura in legno, nella quale sono sei quadretti divisi di miracoli di Nostro Sig.re Gesù Christo; N. 1 teatro da gabinetto dipinto sopra piedi stalli; N. 1 bussola di legno dipinta con le lastre di vetro; N. 1 finestra che si apre in quattro parti di tre vetri tondi con N. 4 sportelli con sue piane, e guerzi, e di fuori la ferriata con una palla d’ottone; N. 1 coltrina alla finestra di tela gialla con suo cordone, e fiocchi, et un ferro, che la sostenta;        

                6a stanza contigua chiamata la Bottega del Toresotto
 [...] N. 9 palette d’abeto da giuocare alla palla, e volano;  N. 1 telaro per fare le frangie [...];

                8a stanza passato la loggia grande verso la Strada Mestra
[...] N. 1 sedietta di fioppa doppo il letto;       N. 2 tavolini di noce sopra ad uno de quali è il giuoco da Dama, che si apre; [...] (c. 135 v.) N. 1 quadretto, il Signore Bambino, che porta la croce con cornice tartarugata, e gialla doppo il letto; N. 2 paesi cin cornici sudette; N. 7 quadri, e sotto quadri, n. 4 figurati, e trè paesi con corn. tartarugate; N. 3 soprausci, due figure di donna, et uno, che dorme sotto un padiglione con cornici diverse; N. 1 paese vecchio con corn. nera;  N. 2 quadri con figure del Borgognoni, con cornici tartarugate;  N. 1 Isabella scrittovi dentro dodici distici degl'Imperatori di gesso, che sono nella loggia grande, con corn. sud.e; N. 2 ritratti uno di secondo Zane, l’altro vestito da Spagnuolo con cornice nera, et oro; N. 1 Presepe diN. Sig.re sopra il letto con corn. come sopra;    N. 2 prospettive grandi con cornice à tartaruga; [...];

                9a stanza contigua picola
 [...] N. 1 armario di noce, che si apre in due parti, e sopra vi è un’Anonziata in figure di stucco colorata; N. 6 scranini con l’appoggio coperti di cappicchiola verde, e gialla; N. 1 Salvatore con corn. nera; N. 2 dissegni per la pianta del roccolo da uccellare senza cornice; N. 1 Instruzione [sic] per piantare mori, e podarli, stampata senza cornice; N. 2 quadri di due figure di donne, attitudine, che anno un pugno di robba in mano, rispetto ad una con cornice a tartaruga; N. 4 quadretti simili, tre vasi di fiori, et una testa deforme con cornice a tartaruga; [...] N. 6 altri simili, cioè 4 prospettive, due paesi con corn.e sud.a; [...];  N. 1 gallo Indiano con cornice nera perfilata d’oro; N. 1 Padre domenicano, cioè S. Tomaso (sic) d’Aquino con la pena (sic) in mano, corn. nera;   N. 1 dissegno geografico con corn. dorata; N. 2 dissegni in tela, che formano fortezza, e l’altro una Campagna con cornici a tartaruga, e gialle; N.1quadretto picolo, il Maestro, che insegna al scolaro con corn. rossa; Un quadretto, che vi è la (c. 136 r) SS.ma Annunziazione, e molti Profeti in contemplazione con corn.e nera schietta; Una mezza figura con cornice a tartaruga gialla; N. 2 Imprese sopra gl’uscij, e finestre di stucco dipinte; N. 1 tavoletta, che si piega in mezza, con n. 16 poste tonde, che è il gioco di Rè fanti, con l’Arma Paleotti, e Pepoli; N. 1 paese fatto a penna, con corn. intagl.ta nera, et oro; N. 1 anconina senza niente dentro, la cornice intagliata dorata et sopra il letto;

                Nel camerino contiguo che passa alla loggia di mezzo
[...]

                Nel precitato passaggio, che và alla Loggia di mezzo
(c. 136 v.)
                Stanza grande contigua passata la loggia di mezzo
[...] N. una Anconina sopra il leto, che è un Crocifisso con S. Gio. e la B.V. con cornice dorata; N. 2 tavolini di scagliola neri, con due papagalli e suoi piedi di fioppa sgavellati; [...] N. 1 seraglia per la fuga del camino dipinta in tela sopra il suo telaro di legno;     N. 4 quadri, che rappresentano le quattro staggioni (sic), ò siano contadini con bestiami con cornici tartarugate, e velate d’oro;    N. 1 quadro con diverse figure di Dame con corn. dorate; N. 1 quadro con una figura di donna, con corn. tartarug.a, e perfilata d’oro; N. 1 quadro con dentro la Carità, con corn. dorata;   N. 1 specchio grande di Christallo con corn. di pero nero; N. 1 ritratto della Sig. M.a Cecilia Vizani Bentigli con corn. nera intagliata, dorata;    N. 2 quadretti di fiori sopra gl’usci con corn. gialla tartarugata;  N. 8 ottofaccie picole (sic) di diversi paesi con corn. dorate; N. 2 ovadini piccoli con due contadini uno per parte, con galline, e pecore con corn. gialle tartarugate; Un paese sopra altro uscio con corn. sud.a; N. 2 quadri con frutti, e fiori, con corn. tartarugate perfilete d’argento, et oro; N. 1 Crocifisso con la B.V. et il Bambino da piedi in veluto nero cornice nera perfilata d’oro;

                Stanza contigua all’Arcova verso l’orto (c. 137 r) [...] 
 N. 1 quadro grande sopra il letto, che rappresenta il Canto del Tasso cornice di gesso;  N. 2 paesi nell’Arvova con cornici di legno tartarugate e giallo; N. 2 vasi di fiori nell’Arcova con cornice marmorina perfillate d’oro; N. 2 Prospettive nell’Arcova con cornici tartarugata gialle; N. 2 altre prospettive grandi nella Stanza, che sono del Monsieur Pusino (sic) con cornici gialle; N. 1 quadro con rinfrescatorio, e meloni, cornice come sopra; N. 4 marine, corn. come sopra; Una prospettiva picola, corn. tartarugata gialla, e dorata; N. 5 vasi di fiori corn. tartarugate gialle; N. 1 paese cornice come sopra; N. 8 ottofaccie di paesi cornici dorate;



                Per andare dalle Donne a piedi dalla scala del torresotto verso l’orto
[...] (c. 137 r)
                P.a stanza delle Donne sopra la scala lumaca
[...] ( c. 137 v.)
                2a stanza delle Donne contigua
[...]
      Cappellina
N. 1 altare con pietra sacra sotto tovaglia bianca, e coperta di tela rigata; N. 1 scafetta torchina, et oro; N. 4 candeglieri d’ottone, nasetti di legno;   N. 2 altri candeglieri di smalto; N. 2 aquile di cartone colorito; N. 1 Crocefisso d’ottone con il piede di legno dorato;   N. 1 quadro sopra l’Altare della B.V. del Ros.o in tela con corona di legno dorato;  N. 2 piedistalli di gesso con sopra S. Ant.o, e S. Domenico di gesso;    N. 1 palio di corame;  N. 1 predella da altare di noce;  N. 2 brazzi di legno nel muro turchini filati l’oro;  N. 2 cussini di corame d’oro; N. 2 Sacrum Convivium uno con corn.e bianca perfilato d’oro, l’altro con corn. dorata;

                In Sagrestia [...] ( c. 138 r) 
( c. 138 r) N. 2 anconine dipinte in seta S. Catterina da Bologna e S. M.a Mad.a; N. 1 torre da orologio grande; N. 4 tondi, che rappresentano diverse fonzioni del Papa con corn. di carta dorata;    N. 2 quadretti a ottofaccie, S. Catterina bolognese, e B.a Elena dall’Oglio, S. Costanzo, S. Angelo Custode corn. gialla tartarugata; N. 1 S. Francesco Saverio in seta corn. sudetta tartarugata e gialla; N. 1 Angelo con altre figure corn. sud.a;          N. 1 SS. mo Rosario in seta cornice int.a e gialla, e oro; N. 2 dissegni bislonghi in arch.a con corn. gialle; N. 2 quadretti grandi uno l’Arma di tutti li Pontefici bolognesi,; l’altro delli Sig.ri Cardinali Bolognesi cornice tartarugate [...];

                4a stanza verso il Toresotto [sic] (c. 138 v. ) [...]


                                                     Nella loggia, che traversa il portico verso la strada maestra:
N. 2 pitture, che fanno 2 figure per cischeduna, con corn. di noce; N. 40 carte di varie grandezze, e quadretti di fiori;

                In detta loggia sopra le stanze
N. 7 figure dipinte di contadini simili senza corn.; [...]  N. 2 anconine sopra il letto S. M.a Mad.a de Pazzi, et il B. Gio. della Croce, con corn. tartarugate;



                3a stanza contigua [...]


( c. 139r); N. 12 disegni in lapis rosso con cornici tartarug.e;     N. 1 B.V. del Ros.o sopra il letto [...]



                4a stanza contigua vicina al toresotto [...]


Nel Teatro per le comedie (sic) sù nella loggia, che guarda alla strada prima per entrare una balaustrata di legno, che contorna tutta la scala di n. 19 balaustri dipinti turchini; N. 1 ratelletto basso di legno à ballaustri alla porta del teatro, che si apre in due parti del muro [...]; Cassabanchi ausi(sic) grandi con l’Arma Bentivogli [...]; N. 15 pezzi di cartone, che sono diversi trofei dipinti;  N 1 teatro, cioè un palchetto fatto a coperto d’asse, che forma d.o teatro con il suffitto in telaro, senza scene [...]



                Stanzone di dietro dal teatro giù dalla scaletta per li servitori [...]
(c. 141 r) N. 8 pezzi di cascate da fare Padiglioni alle due arcove [sic] di cendale frappato di color giallo torchino;

Un luogo di terra arativa, arborata, vidata, casaliva lavorato di presente da Francesco Tastoni, e sua famiglia.