Esposizione delle opere di Mirella Tomasini, Centro culturale "La Scuola", Marano di Castenaso, 17 - 26 settembre 2021.
La mostra si è svolta nell'ambito della rassegna "Castenaso, città latente". Arte emergente - Emergenza dell'arte, patrocinata dal Comune di Castenaso e tenuta nelle sale del Centro culturale La Scuola di Marano di Castenaso, via della Pieve, 35.
pagine della brochure stampata in occasione della rassegna espositiva "Castenaso, città latente", 2021
L'inaugurazione della mostra
Mirella Tomasini, Villa Bovio alla Carlina col viale dei ciliegi, acquerello(una mia foto realizzata in mostra. Peccato che il vetro faccia un po' di riflesso.)
I disegni di Mirella hanno anche illustrato due libri per bambini, "Storia dell'usignolo Trillo" (Aracne Ed.), e "Tre nipoti, una nonna e il sesso (Alpes Ed.)
Mirella Tomasini, profilo critico e biografico
La prima,
fondamentale formazione di Mirella Tomasini, si attua con il conseguimento del
diploma di Maestra d’arte, che la conduce a ricoprire l’insegnamento di
educazione artistica presso le scuole medie di Castenaso dal 1972 all’82.
L’attività di
pittrice di Mirella si è nutrita delle esperienze della vita, rielaborate dalla
sua acuta sensibilità e veicolate dall’impiego delle tecniche ritenute più
idonee a cogliere l’ineffabilità dell’emozione come pastelli, acquerelli e oli.
Ha esplorato il grande tema dell’esistenza con le sue variabili e impreviste
gradazioni, i suoi sfolgoranti picchi, i suoi temuti abissi.
Tra il 1996 e il 2010 la sua tavolozza ha sperimentato e approfondito il metodo di Rudolf Steiner, che già fu di ispirazione per importanti ed influenti artisti del Novecento come Vasilij Kandinski, Piet Mondrian, František Kupka, cui aggiungo il ricordo di una raffinata artista svedese, Hilma af Klint. Su questa linea Mirella ha svolto un’intensa attività sviluppata sulla linea dell’astrazione, nella necessità di attuare un disciplinato processo di rivoltamento estetico dall’interno verso l’esterno e cercando di suscitare un rapporto dialettico fra spirito e materia. La supremazia della sensibilità attuata nell’impalpabilità delle polveri del pastello - che trasformano i fogli quasi in ali di farfalla- e nella liquida trasparenza dell’acquerello, che fa emergere figure come riflessi dell’anima.
Nell’ambito
del figurativo, a cui si è dedicata soprattutto dopo l’esperienza steineriana, Mirella
è come se individuasse nel fiore e nel paesaggio l’estensione della sua ricerca
sul colore. Vivendo nella campagna di Castenaso, in una delle zone che ancora
sanno raccontare la storia del territorio, questa artista osserva con inesausta
curiosità il ciclico sbocciare della vita e ne restituisce la meraviglia con la
descrizione attenta di una corolla, di una foglia, di un frutto. È anche l’atto
creativo che l’affascina, nell’accezione di ri-creazione, di esercizio tecnico
condotto con l’intatto stupore di chi vede con occhi sempre nuovi il miracolo
della natura, proponendosi di mantenerne inalterate le originarie dinamiche
percettive. Le sue Peonie, ad esempio, non sono recise ma ritratte ancora
all’interno del giardino, in un sofisticato equilibrio fra dettagli e
dissolvenze che suggeriscono la potenza della linfa vitale.
"Benessere del cane e del gatto" (Ed. autoprodotta).
Più che nella
didascalicità dei soggetti, il tema della presente mostra si identifica nella
figura stessa di Mirella quale artista di Castenaso, che di questa terra ha filtrato l’essenza dei
luoghi e delle atmosfere restituendoli con la sua particolare cifra distintiva,
con il sussurro di colori delicati o con l’energico fragore dei toni accesi.
Oltre i tanti
quadri realizzati da Mirella c’è spazio anche per i tessuti, da lei amati,
espressione del lavoro tenace e della perseveranza antica. Fili intrecciati in trame
robuste che, all’occorrenza, possono essere riparati da mani pazienti. Toppe
come metafore di lacerazioni curate, di ferite non già semplicemente nascoste
ma rimarginate, da intendersi come affermazione, forte, di inesausti aneliti di
vita.
Castenaso,
luglio 2021 Fabio
Chiodini